sabato 10 dicembre 2016

Il tesoro perduto del Terzo Reich

Il mistero che si cela dietro ai luoghi dove si nasconde l’oro del Terzo Reich è ancora irrisolto, da quando nella Conferenza di Jalta del 1945 fu presa la decisione di ricompensare tutte le forze alleate al ritrovamento del tesoro. 


Tuttavia il fatto che i documenti relativi ai luoghi dove venivano accumulati gli oggetti di valore siano in buona parte scomparsi, (e che questi oggetti siano di vario genere, come ad esempio dipinti, sculture, gioielli, lingotti e quanto altro è stato saccheggiato e depredato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale) il destino dell’oro nazista, come altri misteri del Terzo Reich, è coperto di tenebre.

Si ritiene che la maggior parte di esso si trovi ora negli Stati Uniti e in Inghilterra, ma è anche vero che l’Armata Rossa della Ex Unione Sovietica, ha confiscato e sequestrato gran parte dei tesori durante l’invasione della Germania. Quindi i bottini di guerra nazisti passarono quasi sicuramente in mano ai sovietici e si dice che siano tuttora conservati in fondi nascosti e che gli oggetti d’arte facciano parte del patrimonio di alcuni musei russi.
Vi sono però delle testimonianze dirette di persone presenti nei luoghi dove i nazisti riunivano e ammassavano tali tesori e le cifre di cui si parla sono piuttosto impressionanti.

Dopo la fine della della guerra, in una zona di alta montagna in Austria conosciuta come Ausseerland, un residente locale trovò due scatole di ferro contenenti monete doro del valore di oltre 10.000 dollari, nei pressi di una villetta che era stata di proprietà del ministro degli esteri della Germania nazista, Joachim von Ribbentrop. Questa era solo una piccola parte del tesoro che si supponeva essere sepolto in vari luoghi remoti di questa vasta regione. Secondo voci locali infatti una grande quantità del tesoro nazista, valutabile in miliardi di dollari, è stata fatta affondare nelle acque ghiacciate dei laghi di montagna. Nel 1946 gli agenti segreti americani hanno trovato una pagina strappata da un agenda di appunti finanziari nazista, rimasta nascosta da qualche parte in Austria. Nella pagina ritrovata si parla di cifre spropositate: 166.000.000 di franchi svizzeri, 299.000.000 di dollari americani, 31.000.000.000 di dollari in oro, 3.000.000 di dollari in diamanti, 93.000.000 in collezioni di francobolli e oggetti d’arte e 5.500.000.000 in stupefacenti… un valore complessivo di di 37.000.000.000 di dollari. Ma per quanto si sa questo straordinario tesoro non è mai stato trovato.

Sempre nella stessa zona di alta montagna il 5 maggio del 1945 un Junker 88, bombardiere tedesco da trasporto, venne abbattuto da aerei da combattimento americani. Esso trasportava l’ultima consegna della “Posta di Hitler”, vale a dire l’ultimo dei carichi di lingotti d’oro e di platino trasportati fin lì per essere nascosti. Si dice che l’aereo sia precipitato in un ghiacciaio alpino e che ora sia inabissato sul fondo del lago Attersee, nella regione di Salisburgo. Altre voci parlano di 500.000.000 di oro in franchi svizzeri nascosti nella regione di Aussee a 37 miglia da Salisburgo e presso la punta sud-occidentale di due laghi di montagna.


Nel luglio del 1959, alcuni tecnici tedeschi che stavano scandagliando i fondali del lago Toplitz, sempre in Austria, hanno rilevato ben 16 potenziali “relitti” di casse contenenti il famigerato oro nazista. Molti di questi contenitori vennero recuperati e con grande sorpresa dentro non venne trovato oro, ma delle contraffazioni di valuta straniera ed in particolare di ben 8.500.000 sterline inglesi. Si supponeva che quell’opera di straordinaria contraffazione facesse parte della “Operazione Bernhardt”, piano strategico nazista per lo stravolgimento dell’economia degli alleati. In altri contenitori a tenuta stagna vennero rinvenuti anche dei lingotti d’oro e insieme ad essi venne recuperata ulteriore moneta falsa.

Sempre nei fondali del lago Toplitz si troverebbe un’ulteriore fetta del tesoro del Terzo Reich. Questa parte comprenderebbe miliardi in oro, gemme e altri oggetti di valore, oltre a registrazioni segrete del partito nazista, racchiuse in cartelle impermeabili. Mentre tornando a parlare della regione della Aussee, si suppone che Wilhelm Canaris, il capo dell’Abwehr (il servizio segreto tedesco) abbia fatto nascondere in una delle grotte di montagna della zona, vari oggetti d’arte, come tappeti persiani e arazzi del valore di milioni di dollari. Il giorno di Natale del 1944 invece, il capo della Gestapo, Ernst Kaltenbrunner, arrivato nella regione di Altaussee prese in affitto una villa e nei dintorni fece seppellire un gran numero di tesori, di cui 100 kg di monete d’oro, centinaia di migliaia di dollari americani, diverse casse di diamanti e pietre preziose, e una grande collezione di francobolli rari e di inestimabile valore. Sepolto nei giardini della villa, le truppe americane hanno infatti trovato quasi 3.000.000 di dollari di bottino. E nessuno sa il valore di quello che potrebbe esserci ancora nascosto.

Le montagne della regione di Altaussee sono probabilmente il terreno più fertile per il moderno cacciatore di tesori e certamente il più pericoloso. Racconti e leggende di misteriose ricchezze nascoste sono all’ordine del giorno. Le storie delle scoperte sono per la maggior parte di epoca recente e sono sostenute da una grande quantità di documentazione storica. Nel 1945 gli alleati hanno riempito novanta camion carichi di oggetti d’arte inestimabili e tesori vari, da una ex miniera di sale sotterranea e non hanno neanche trovato tutto. Il tesoro qui recuperato è stato valutato più di 300.000.000 di dollari e consisteva principalmente in rari dipinti, sculture e altre opere di valore rubate e confiscate durante la seconda guerra mondiale. Dalle testimonianze del processo di Norimberga è stato appreso che la maggior parte del tesoro della regione di Altaussee era situato nel complesso della miniera di sale e che il resto si sviluppava nelle campagne adiacenti.


Un altro tesoro di guerra nazista composto da 36 casse di bottino giace, invece, sepolto nelle vicinanze di Lend, un paesino nei dintorni di Salisburgo. Un ufficiale delle SS naziste sul letto di morte ha rivelato di un tesoro del valore di 92.000.000 di dollari in lingotti d’oro e di gemme, saccheggiato alla Banca Nazionale Ungherese di Budapest. Il carico doveva essere trasportato al sicuro via fiume fino a Vienna, ma durante il trasporto un attacco di aerei da combattimento ha fatto affondare le barche e il tesoro giace ora sepolto sotto uno spesso strato di fango vicino al confine con la Repubblica Ceca.

Sempre Ernst Kaltenbrunner, l’ultimo temuto comandante in capo della Gestapo, si dice che abbia nascosto i fondi del corpo di polizia da qualche parte nella Foresta Nera, quando l’avanzata degli alleati si era fatta ormai vincente, alla fine della seconda guerra mondiale. E’ infatti vero che, quando il Terzo Reich ha cominciato a sgretolarsi nel 1945, molti fanatici tedeschi hanno adempiuto al loro compito, come consigliato da Hitler nel dicembre del 1944: l’occultamento di vaste ricchezze naziste per la formazione di un futuro Quarto Reich. La maggior parte di questo enorme tesoro proveniva dai prigionieri dei campi di concentramento, e che miliardi di dollari di gioielli, oro e denaro sia stata sottratta alle sventurate vittime del nazismo, è un macabro, ma reale fatto della storia.


L’esercito britannico di stanza in Grecia si stava ritirando durante l’avanzata tedesca del mese di aprile del 1941 attraverso le montagne della Tessalonica. Tra le unità inglesi vi era un camion contenente una grande quantità di sovrane d’oro e lingotti, la quale era stata affidata all’esercito per l’evacuazione del capitale delle banche greche della tessalonica. Il camion, dopo aver lasciato la colonna principale, cercò di tagliare per le montagne verso la costa, dove le navi da guerra alleate erano in attesa dell’evacuazione delle truppe, ma il convoglio si ritrovò intrappolato e il tesoro venne sepolto in una grotta nei pressi del monte Siniatsikon, nei pressi di Kozani. L’ingresso della grotta venne poi chiuso con esplosioni di bombe a mano. Il tesoro, valutato oggi a più di 2.500.000 dollari rimane sepolto.

In Italia il paese di Sant’Oreste, a nord di Roma, si appoggia alla base del monte Soratte, formato da gigantesche voragini nelle quali sarebbero presenti antichi pozzi minerari. In uno di questi pozzi, nel maggio del 1944, truppe delle SS naziste avrebbero scavato un caveau nella roccia, in profondità nei tunnel della miniera. All’interno nascosero una fortuna del valore di 72.000.000 di dollari. Il tesoro consisteva in 60 tonnellate di lingotti d’oro sequestrati dai tedeschi alla Banca Nazionale d’Italia, oltre a una grande quantità di gioielli saccheggiati dai nazisti alla comunità ebraica di Roma. Dopo aver depositato il tesoro, l’hanno poi sepolto sotto migliaia di tonnellate di roccia con una grande esplosione. Numerose spedizioni hanno cercato questo tesoro senza successo.

Molto più a ovest, in particolare nelle Isole Marchesi dell’oceano pacifico, in un’isola dell’arcipelago è nascosto un altro tesoro nazista composto da casse contenenti oro, gioielli e tre dipinti ad olio dell’artista Van Dyck, del valore complessivo di 500.000.000 di franchi svizzeri. Il tesoro sarebbe stato trasportato fin lì a bordo di un sottomarino tedesco U-435, la cui carcassa giace affondata a largo dell'isola.

Nella foresta della Prussia orientale di Mauervald, dove si trovava la sede del fronte orientale tedesco, la Wolfschanze o Tana del Lupo, si dice che sia nascosta una “banca” segreta dove si dice che un tesoro nazista di immenso valore giace ancora sepolto contenente oro, diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi e platino, un bottino sottratto a migliaia di chiese, musei, banche di ogni paese occupato e grandi ricchezze accumulate da milioni di vittime dei campi di concentramento. In pratica una città sotterranea segreta dove è stato ammassato questo immenso tesoro.


Molti dei tesori del Terzo Reich sono stati trovati, ma non si può dire che la ricerca sia ancora terminata. Dopo La seconda guerra mondiale sono venuti alla luce molti bunker segreti in Germania e nei territori occupati, strutture segrete che servivano come nascondigli e centri operativi.
Uno dei casi più misteriosi è quello del cosiddetto “Werewolf”, un luogo che si trova nella regione di Vinnitsa, in Ucraina. I 4000 prigionieri che hanno lavorato in questo posto sono stati uccisi immediatamente dopo la costruzione. Poi sono stati fatti giustiziare alcuni scienziati ed esperti che erano a conoscenza delle operazioni. Tutto questo ha alimentato l’atmosfera di mistero che circonda questo luogo ancora oggi.
Werewolf era una vera e propria città sotterranea, costruita su più piani e strutturata in una serie di tunnel, molti dei quali proseguivano per chilometri nel sottosuolo e si dice che siano collegati per mezzo di binari ad altri bunker segreti distribuiti sul territorio occupato e non. Durante l’avanzata sovietica e la conseguente ritirata tedesca, molti accessi a questi tunnel vennero fatti saltare e rimangono bloccati ancora oggi. Alcuni di questi tunnel sono stati rintracciati negli anni 70/80 attraverso l’utilizzo di dispositivi di ecolocalizzazione.

Secondo uno degli scienziati coinvolti nelle ricerche, in una di queste costruzioni sotterranee sarebbe presente un gran numero di metalli preziosi. Egli presumeva che questa camera potrebbe essere la leggendaria “Camera d’Ambra” scomparsa appunto nella seconda guerra mondiale e che è stata ritenuta l’ottava meraviglia del mondo.  Altre ricerche hanno ipotizzato che Werewolf potesse essere un laboratorio segreto per la creazione di armi chimiche e biologiche. Ma il mistero di questo luogo rimane irrisolto.


mercoledì 7 dicembre 2016

Operazione Nemesis

L'undicesima campagna dell'organizzazione internazionale Sea Shepherd di lotta contro la caccia alle balene è iniziata a dicembre in rotta nel mare antartico per fermare le baleniere giapponesi.


Il cosiddetto programma giapponese "ricerca scientifica" per cacciare 333 balenottere minori è stato respinto dalla Corte internazionale di giustizia, la Commissione baleniera internazionale e la Corte federale australiana. Nonostante l'attenzione internazionale e l'indignazione, nessuna azione diretta è stata presa contro queste attività illegali. Ancora una volta, il compito di difendere e proteggere le balene spetta alle varie organizzazioni internazionali, tra cui Sea Shepherd.

"Sea Shepherd sarà nell'Oceano Antartico a dicembre per fermarli. A guidare la campagna sarà la nuova nave di pattuglia ad alta velocità, l'Ocean Warrior, insieme con la nave ammiraglia Steve Irwin, veterana delle campagne antartiche dal 2007." Questo è quanto riportato da un articolo che risale a ottobre di quest'anno sul sito di Sea Shepherd, organizzazione internazionale per la conservazione e la salvaguardia dell'ambiente marino.

Ad oggi la spedizione è cominciata: le navi dell'organizzazione sono partite per intercettare la flotta baleniera giapponese nel Santuario Antartico delle Balene. Dopo gli ultimi preparativi in Australia le due navi sono ora in viaggio verso l'Oceano del Sud, nel tentativo di fermare il massacro.


La nave ammiraglia è partita sabato dalle Seaworks, Williamstown a Melbourne, seguita domenica dalla nuova Ocean Warrior partita da Hobart, Tasmania. Sono ora in viaggio verso il vasto Oceano del Sud, nel tentativo di evitare alla flotta baleniera giapponese, che ha lasciato il Giappone il 18 novembre, di uccidere la sua quota programmata di 333 balenottere minori.

"Dopo tutti i frenetici preparativi alle nostre spalle, è bello essere finalmente sulla buona strada per l'Oceano del Sud", ha detto il capitano Adam Meyerson dal ponte della Ocean Warrior. La nuova nave è abbastanza veloce per raggiungere e superare in velocità una qualsiasi nave baleniera ed è dotata di un potente cannone ad acqua. Sea Shepherd predice che l'Ocean Warrior sarà un punto a favore per la loro 11° campagna in difesa delle balene, chiamata Operazione Nemesis.

Questa è la seconda volta che la flotta baleniera giapponese è tornata illegalmente sulla scena dei loro crimini nell'Oceano del Sud da quando nel 2014 era stata condannata dalla Corte Internazionale di Giustizia. "Non avrebbe neanche dovuto assumere di nuovo i balenieri quest'estate" , ha detto il senatore australiano Peter Whish-Wilson in una conferenza stampa nel porto di Hobart, sabato mattina. "L'Australia ha vinto la causa contro il Giappone alla Corte Internazionale di Giustizia, ma purtroppo il governo ha stipulato accordi commerciali in vista della caccia alle balene e rimosso tutta la pressione diplomatica. La flotta baleniera giapponese potrebbe essere in grado di fuggire e correre più veloce dei tribunali internazionali, ma non sfuggirà a Sea Shepherd." 


"E' tempo che il Giappone rispetti la Corte internazionale di giustizia, la Corte federale australiana e la moratoria globale sulla caccia commerciale alle balene ed è ora che si concluda la loro cosiddetta caccia scientifica delle balene al largo della costa antartica", ha dichiarato Jeff Hansen, amministratore delegato di Sea Shepherd Australia.

I giapponesi tipicamente cacciano le balene da dicembre a marzo, quindi le navi della Sea Shepherd sono state attrezzate a sopportare quattro mesi di dure condizioni in mare aperto per proteggere le balene del mare antartico.

"L'equipaggio ha lavorato davvero duramente per avere la nave pronta al viaggio e tutti ora sono molto contenti di poter partire", ha detto il capitano della Steve Irwin, Wyanda Lublink. Le due navi di Sea Shepherd hanno in totale 50 membri d'equipaggio provenienti da otto diversi paesi: Australia, Germania, Regno Unito, Austria, Spagna, Canada e Stati Uniti.

"Sono molto impaziente di scendere verso l'Antartide e di essere in grado di ammirare in prima persona la straordinaria bellezza di questa parte del mondo. Un luogo che non può appartenere a navi illegali baleniere provenienti dall'altra parte del mondo."



sabato 3 dicembre 2016

Il foro infernale della Siberia

Una notizia terribile è arrivata da un gruppo di scienziati siberiani che da anni stanno lavorando ad un progetto di trivellazione delle viscere della Terra. A quanto pare hanno trovato qualcosa che non si aspettavano, che suona come un grido umano dall'interno della Terra.


Una voce misteriosa nello stomaco della Terra?
Un giornale in lingua finlandese intitolato 'Ammennusatia' vuole svelare questo misterioso incidente. Nell'articolo viene menzionata una squadra geologica che gestisce la fossa di scavo, la cui profondità raggiunge i 14,4 km all'interno della crosta terrestre in Siberia (ex Unione Sovietica, oggi Russia). La squadra ha affermato di aver sentito un grido umano salire dalle profondità della terra. Gli scienziati temono di aver portato alla luce una 'forza del male' che presto potrebbe raggiungere la superficie.
"Le informazioni che raccogliamo sono molto sorprendenti. Siamo davvero preoccupati per quello che potremmo ottenere" riferisce il Dr. Dmitri Azzacov, responsabile del progetto nella periferia di una cittadina della Siberia.

Il mistero delle urla nello stomaco della Terra
Un'altra cosa sorprendente che si è presentata, riguarda una temperatura elevata in relazione alla profondità raggiunta. I calcoli indicano che la temperatura arriva ai 1100 gradi Celsius (sopra ai 2000 gradi Fahrenheit). Il Dr. Azzacov ha espresso che questo dato è molto più alto di quanto previsto; sembrava quasi di essere arrivati ad un inferno devastante nel centro della Terra. Inoltre, il Dr. Azzacov ha aggiunto che la macchina di perforazione di questo progetto di scavo si è improvvisamente e rapidamente arrestata quando ha raggiunto un grande spazio vuoto nelle viscere della Terra. In quello stesso istante un sensore di temperatura ha mostrato l'aumento della temperatura in modo molto drammatico.

La scoperta più sorprendente, per cui i ricercatori avevano paura di continuare il progetto, rimane quella delle urla di origine umana provenienti da quell'immenso spazio vuoto. Per ascoltare il movimento della Terra in un determinato lasso di tempo viene utilizzato un microfono supersensibile, il quale viene inserito nel foro.
Quello che viene ascoltato tramite questo microfono distrugge le più razionali logiche di pensiero. "Il suono era a volte debole, ma acuto ed abbiamo subito pensato a qualche problema con le nostre attrezzature", ha detto il Dr.Azzacov. Dopo aver messo a punto le regolazioni,  le 'voci della Terra' si sono presentate di nuovo. Queste erano anche molto più vicine al microfono che è progettato per rilevare i suoni di movimenti della crosta terrestre nel fondo del foro, ma invece del moto delle placche si sentiva la voce di un urlo umano. "Quasi non credevamo alle nostre orecchie. Abbiamo sentito il suono di un grido di dolore umano. Anche se quel suono era indistinguibile, abbiamo poi sentito il suono di migliaia, forse milioni di urla come sfondo, un grido di anime sofferenti". Dopo questa terribile scoperta, quasi la metà degli scienziati voleva smettere a causa della paura. "Si spera che quello che c'è sotto rimarrà lì ", ha aggiunto.

Oltre a sembrare strano, un'altra cosa che è fonte di confusione è un'apparizione avvenuta quella stessa notte; tra vapori di gas incandescente, getti improvvisi fuoriusciti dalla fossa e luminosi pilastri di nebbia, apparve una creatura alata illuminando il cielo scuro siberiano. "L'incidente non è irragionevole. Nel folklore russo esistono strane figure mitologiche e la paura degli avvenimenti della giornata precedente potrebbe aver contribuito al panico", ha detto il Dr. Bjarne Nummedal, geologo, un testimone oculare.

Un testimone che ha voluto rimanere anonimo ha comunque riferito che le persone che hanno assistito all'incidente sono state fatte calmare con l'aiuto di una droga che agisce sulla memoria a breve termine. Il farmaco viene di solito usato per trattare le vittime di traumi.  "Come uomo non credo alla Bibbia, ma come scienziato ora credo nell'esistenza del diavolo", ha affermato il dottor Azzacov. "Inutile dire che siamo rimasti sorpresi di questa scoperta. Ma noi sappiamo quello che abbiamo visto e quello che abbiamo sentito, e siamo convinti di aver penetrato le porte dell'inferno!", ha concluso.

Per finire posso semplicemente farvi osservare che l'immagine postata in cima al testo viene segnalata come una delle più grandi miniere di diamanti esistenti al mondo e si trova in realtà a Mirny, in Serbia. La cittadina siberiana di cui si parla è invece nota come Lublang, ma dal web non viene fuori alcuna immagine significativa. Detto questo sono del tutto convinto che si stia parlando del foro della penisola di Kola, un progetto che va avanti in Russia dagli ultimi anni dell'Unione sovietica e che in teoria non dovrebbe essere sottoposto (se mai lo è stato) ad alcun segreto di stato.


L'origine dell'umanità nascosta da Vaticano e USA

In Romania una scoperta sconcertante sull'origine dell'umanità viene tenuta nascosta da USA e Vaticano?


Pressioni diplomatiche da parte degli Stati Uniti e del Vaticano al fine di non divulgare informazioni a tutto il mondo di questa scoperta.
”Radu Chinamar” –  soprannome rumeno del Generale Obadiah – capo del Dipartimento di “Zero”,  nome in codice per un dipartimento segreto di intelligence romena, che è responsabile per i fenomeni paranormali sul territorio della Romania.
Radu Chinamar, direttore operativo del Dipartimento di “Zero”. Questo uomo ha capacità paranormali, in particolare,  la telepatia e la chiaroveggenza, in tenera età i servizi segreti  lo hanno preso sotto la propria ala per la formazione specialistica.
Nell’estate del 2003, zona poco conosciuta in prossimità dei Monti Bucegi, Romania, ci fu una scoperta che ha cambiato il destino dell’umanità.
“Monti Bucegi si trovano nel centro della Romania, a sud della città di Brasov. Sono una parte dei Carpazi meridionali. A est del Massiccio Bucegi, è una zona molto ripida che ha reso questa parte del parco molto interessante per gli sport estremi. Molto prima la montagna Bucegi veniva venerata come zona sacra, gli abitanti credevano che sulla cima della montagna e nelle sue grotte erano del mitico dio Zalmoxis.  Bucegi massiccio raggiunge altezza massima dicirca 2505 metri sul livello del mare.
All’interno del parco si nota una grande quantità di pascoli di  pecore e cavalli . In molti luoghi, enormi massi formano un monumenti naturali piuttosto bizzarri. Sorprendenteme in montagna si trovano conglomerati calcarei che costituiscono formazioni chiare che hanno ricevuto nomi specifici, come la Sfinge e il Bab, ecc )

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Dopo il declassamento di nuovi dati da satellite GPR 2 anni fa, è venuto a conoscenza dell’esistenza di un incredibile complesso sistema di labirinti sotterranei in varie parti del mondo. In luoghi come Guatemala in Sud America, le gallerie sono state mappate sotto le piramidi Maya complesse a Tikal, e si estendono per 800 km verso il lato opposto del paese. Per stabilire questo fatto è stato utilizzato anche una nuova tecnologia che ci ha permesso di fare  questa meravigliosa scoperta in Romania.

Apertura in Romania
Il governo rumeno è stato esercitato da enormi pressioni diplomatiche da parte degli Stati Uniti e del Vaticano al fine di non divulgare informazioni a tutto il mondo di questa scoperta. Il risultato è stato un accordo temporaneo raggiunto tra il Vaticano, gli Stati Uniti e la Romania.
US azioni rapide della NATO Romania [confermato], e il Vaticano ha dato il governo rumeno alcuni documenti molto importanti relativi al passato del paese. montagne scansione satellite geodetico Pentagono hanno rivelato due barriere di energia principali. Overlap accesso limitato utilizzo di energia artificiale: la prima è stata in forma di muro, subito dopo  l’accesso al tunnel. La seconda era enorme, come una cupola o semisfera, all’estremità opposta del tunnel, vicino al centro della montagna. L’intero tunnel è situato in un piano parallelo al terreno, e sovrapposizione verticale emisfero corrispondeva rocce su una cresta called “Baba”.
Per raggiungere la galleria è stato portato al sito di perforazione un sofisticato, ultracomplesso trapano da roccia, utilizzato dai militari degli Stati Uniti. Il dispositivo utilizza un forte getto di plasma e una specie di campo magnetico rotante, e letteralmente scioglie la roccia senza sforzo visibile.
Furono in grado di arrivare dopo una penetrazione di circa 60-70 metri di distanza alla prima barriera energetica, e raggiungere la prima galleria, che sembrava un tunnel della metropolitana.
Le sue pareti erano perfettamente levigate.
Alla fine del tunnel c’era un massiccio cancello di pietra, protetto da una barriera energetica invisibile. Tre membri della prima squadra di intervento speciale cercarono di toccare la porta, e subito morirono di arresto cardiaco. Qualsiasi oggetto (pietra, plastica, metallo o legno) veniva gettato alla barriera, era subito trasformato in polvere fine. Due generali del Pentagono e il consigliere del presidente degli Stati Uniti arrivarono sul posto. Al di là della barriera di energia formidabile, che aveva causato la morte di tre persone, c’era anche il cancello di roccia solida. Sulla parete della galleria, proprio di fronte al cancello, c’era un’area di 20 cm quadrati, sulla quale c’era appunto disegnato un triangolo equilatero rivolto verso l’alto. La piazza era situata tra l’enorme cancello di pietra e la barriera di energia invisibile.
I funzionari degli Stati Uniti erano assolutamente storditi.  Cezar stimò la barriera essere non più di un centimetro di spessore.  Toccò il disegno triangolare situato al centro della piazza, e la porta di pietra gigantesca silenziosamente scivolò a sinistra, nella parete. Questo comando annullò anche  la barriera energetica, dando loro accesso a una stanza enorme, che fu poi chiamata “Grande Galleria”. Anche se non vi era alcuna fonte di luce visibile, la Grande Galleria era perfettamente illuminata.  Dopo aver spento la prima barriera energetica, l’enorme scudo emisferico all’altra estremità della stanza, improvvisamente si sintonizzò su una vibrazione più elevata e iniziò ad emettere radiazioni più elevate.
Su una più attenta analisi, il muro all’interno della Grande Galleria sembrava sintetico ma si sentiva anche come se qualcosa di organico era parte di esso. Aveva il colore del petrolio, ma i riflessi erano verdi e blu. Dopo i test hanno rivelato che il materiale del muro era un po ‘ruvida al tatto, ma non potrebbe essere graffiato o piegato. E aveva resistito a qualsiasi tentativo di romperlo, forarlo o tagliarlo. Più tardi, gli scienziati hanno cercato di bruciare il materiale, ma in un modo misterioso, le fiamme sono state in qualche modo assorbite all’interno di esso, lasciandolo intatto.
Gli scienziati americani hanno convenuto che il materiale è una misteriosa combinazione di materia organica e inorganica. Dopo 280 metri, la galleria piega improvvisamente a destra in un angolo acuto. Più avanti si può vedere una luce blu, frizzante. La luce blu alla fine della galleria era il riflesso dello scudo protettivo: Energia.
Il consigliere degli Stati Uniti su questioni di sicurezza nazionale aveva ricevuto una chiamata e gli era stato notificato che lo scudo energetico da Baghdad, Iraq, era stato improvvisamente attivato, ed erastato anche fatto pulsare ad una frequenza più elevata. Di fronte allo scudo da Baghdad, era apparso un ologramma del nostro pianeta, che in modo sequenziale e progressivamente aveva raffigurato il continente europeo, per poi trasferirsi a sud-est, poi aveva mostrato i Monti Bucegi in Romania e, infine, aveva mostrato la propria posizione all’interno corridoio della struttura. Era ovvio che i due scudi di energia emisferici erano in una connessione diretta.
La Presidenza degli Stati Uniti aveva chiesto di prendere il controllo della base segreta e dell’intera operazione. I politici romeni, che non sapevano nulla dell’operazione segreta che stavano subendo, erano in preda al panico. I Generali presenti sulla scena del Pentagono, erano stati informati che Washington aveva chiesto un incontro urgente.
Una sessione di emergenza del Consiglio di Difesa Supremo (CSAT) aveva creato una grande ondata di simpatia per il Dipartimento Zero. La maggior parte fu scosso dalla notizia che avevano ricevuto. La decisione del CSAT era di continuare la ricerca, ma sotto il controllo completo di Dipartimento Zero. Avevano anche chiesto un inventario di tutto quello trovato nella Great Room. A Bucarest (capitale della Romania), gli ordini arrivarono a ondate, annullandosi a vicenda.
Alcuni erano molto veementi e rigorosi, mentre altri sfuggenti, cosa che denotava l’enorme tensione.  Membri del CSAT erano in sessione continua, tenendosi in contatto con il team di Bucegi Mountains. Dopo aver discusso tutto per ore, avevano deciso di rendere pubblica la scoperta. Il governo rumeno intendeva fare una dichiarazione formale a tutto il mondo. Alcuni membri CSAT si erano opposti con veemenza alla decisione.

Quando la diplomazia degli Stati Uniti fu informata che la Romania voleva divulgare le scoperte, tutto si sintonizzò nel caos. Il Presidente fu chiamato per una conversazione telefonica diretta con la Casa Bianca. In poche ore, gli USA avevano bloccato tutte le transazioni finanziarie con la Romania e il suo accesso a tutte le altre istituzioni finanziarie. LA Romania stava per dichiarare “stato di emergenza” nelle montagne Bucegi e la capitale.
I colloqui tra i funzionari degli Stati Uniti arrivarono a Bucarest e il Dipartimento di Emergenza romeno ebbe luogo senza un traduttore. I funzionari degli Stati Uniti furono verbalmente violenti, sempre gridando e proferendo minacce per la Romania ed i suoi funzionari.  La divulgazione ufficiale della Romania al mondo avrebbe fornito prove fotografiche e quant’altro indispensabile per un completo chiarimento. Importanti scienziati e ricercatori provenienti da tutto il pianeta dovevano essere invitati per approfondimenti.
Ma, soprattutto, avrebbe rivelato la verità sul passato remoto dell’umanità e la storia vera.
La Grande Galleria finiva bruscamente con un auditorium gigante, 30 metri di altezza (98,5 piedi) e una lunghezza di 100 metri (328 piedi). La sala di proiezione era di dimensioni più piccole ed era protetta da uno scudo energetico. Avanzando verso lo scudo, una porzione di esso scomparve, formando una porta e consentendo l’accesso al suo interno. Lo scudo proteggeva la stanza da ogni influenza esterna. Una volta dentro la stanza, lo schermo è diventato compatto e sembrava un muro bianco-dorato.

In sostanza, faceva da scudo a questa camera a forma di cupola, con pareti curve e soffitto. In fondo alla stanza, ad una altezza di circa un 10-12 metri (33-39,5 piedi), lo scudo terminava dove toccava il muro di pietra della stanza. In questa parete c’erano tre enormi buchi a tunnel: uno si trovava davanti a sé, e gli altri due erano simmetrici su entrambi i lati. Essi erano illuminati da una luce diffusa in una dominante verde. Entrambe le parti decisero di vietare l’accesso a questi tunnel e un protocollo è stato firmato tra di loro.
Una serie di grandi tavoli in pietra erano disposti lungo le pareti destra e sinistra (cinque per lato), seguendo la loro curvatura. I tavoli erano alti circa 2 metri (6,6 piedi).  I piani avevano precisione di taglio in diversi rilievi, segni di una scrittura sconosciuta e personaggi che assomigliava antico cuneiforme. La scrittura conteneva anche i simboli più generali, come triangoli e cerchi. Anche se i segni non erano stati dipinti, emanavano una luce fluorescente che irradiava in diversi colori, diversi per ogni tavolo.
Su alcuni dei tavoli c’erano diversi oggetti, che sembravano essere strumenti tecnici. Da molti di questi strumenti, cavi traslucidi bianchi scendevano a terra, ed entravano dentro lucide scatole rettangolari come d’argento. Queste scatole erano state collocate direttamente sul pavimento. A un esame più attento, i cavi erano estremamente flessibili e leggeri, e impulsi di luce potevano essere visti circolare lungo la loro lunghezza.
Ogni volta che qualcuno si avvicinava i tavoli, una proiezione olografica si attivata automaticamente, presentando aspetti di un particolare campo scientifico. Le immagini tridimensionali erano perfette e avevano un’altezza di circa due metri e mezzo (8,2 ft).  Le proiezioni erano state automatizzate e avviate da loro stessi, ma allo stesso tempo erano interattive, e modificate secondo le indicazioni date toccando la superficie dei tavoli.
A causa della grande altezza dei tavoli, gli scienziati hanno usato treppiedi speciali per salire ad una altezza confortevole. Ad un esame più approfondito hanno osservato un materiale vetroso scuro che copriva i tavoli.Il materiale era stato suddiviso in diverse grandi piazze, delimitate da linee rette, che formavano una specie di griglia.Una delle tabelle conteneva informazioni dal campo della biologia, e si proiettano immagini di piante e animali, alcuni dei quali erano completamente sconosciuti al gli scienziati.
Dopo aver toccato uno dei quadrati, è stato attivato un ologramma che presenta la struttura del corpo umano. L’ologramma era costantemente in rotazione, evidenziando varie zone del corpo umano. Toccando altri quadrati attivati proiezioni olografiche di esseri extraterrestri, da altri sistemi planetari.
Contemporaneamente toccando due diverse piazze, è stato proiettato un analisi scientifica complessa, che mostrano il DNA di entrambe le specie, e le possibilità di compatibilità tra i due. Sui lati, in linee verticali, non ci sono stati scritti spiegazioni nella stessa, alfabeto alieno. Al termine della simulazione, veniva visualizzato un incrocio tra le due specie.

La Biblioteca Universale
La Sala di proiezione conteneva informazioni dettagliate da campi come: fisica, cosmologia, astronomia, architettura, tecnologia, biologia, genetica, e persino la religione. Perché conteneva così tante informazioni, la camera è stata confrontata ad una libreria. Nel centro della stanza, c’era una zona simile a un podio, che conteneva un interessante dispositivo. Gli scienziati hanno ipotizzato che sarebbe stato un dispositivo per migliorare le varie funzioni cerebrali.

Pannello di controllo della Romania
Accanto ad essa vi era un pannello di comando, coperto con vari simboli geometrici, in diversi colori. C’erano anche due leve scorrevoli e un pulsante rosso, al centro del pannello, sopra tutti gli altri comandi. Una simulazione olografica spiegava lo scopo del pulsante. Mostrava una immagine dei Carpazi come vista da 25 km (15,5 miglia) sopra di loro e il prossimo, una quantità enorme di acqua allagato pianure e pianure. Avanti, dai territori della Romania, l’Ungheria e l’Ucraina, più flussi di qualcosa che sembrava acqua, che si dirigeva verso l’altopiano della Transilvania, in forma di enormi fiumi.
L’immagine focalizzata sul territorio della Romania mostrava la maggior parte della sua superficie coperta dalle acque di un grande mare. Alcune delle cime più alte potevano ora essere viste come piccole isole galleggianti. Successivamente, le acque avevano cominciato a ritirarsi, non appena sono stati attivati i pulsanti sul pannello, lasciando affondata solo una piccola area nei pressi della Godeanu montagna Retezat. Un vero e proprio manuale.

Un Anfora Misteriosa
Dietro il pannello di controllo vi era un piedistallo quadrato, di circa tre metri (9 ft 10 in) per lato, su cui una misteriosa anfora stava riposando. Il Signor Massini ha avuto conoscenza della sua esistenza e, per lui e la sua elite massonica, questa è stata la scoperta più importante. L’anfora conteneva una polvere finissima bianca. I ricercatori erano costernati per scoprire che la polvere era una formula di elevata purezza dell’oro monoatomico, con una struttura cristallina sconosciuta.
La polvere d’oro nella sua forma pura stimola notevolmente alcune onde e scambi di energia a livello cellulare e neurale.Questo provoca un accelerato processo di ringiovanimento. Teoricamente, un uomo può vivere nello stesso corpo fisico per diverse migliaia di anni, a condizione di consumare di volta in volta, una quantità ben definita di polvere d’oro monoatomico. Questo spiega molti aspetti sconcertanti circa l’incredibile longevità di alcune figure importanti e scopre una parte delle intenzioni nascoste della elite globale.

La vera storia del nostro pianeta
Dietro l’anfora, al centro della piazza, c’era un enorme cupola che proietta ologrammi. È visualizzato i principali aspetti del passato più remoto dell’umanità, fin dal suo inizio. Cezar ha spiegato che secondo le immagini proiettate dal ologramma, circa il 90% della storia ufficiale dell’umanità è falsa e contraffatta.
Nel centro della piazza è una grande cupola che proietta un ologramma di parti in movimento. Esso contiene i principali aspetti del passato molto lontano di umanità, fin dal suo inizio.Cezar ha spiegato che secondo le immagini proiettate dall’ologramma, la teoria evoluzionistica di Darwin è completamente falsa.
La vera origine dell’uomo era raffigurata in una forma olografica condensata. Dopo queste lezioni di verità, possiamo dire che il 90% della storia ufficiale dell’umanità è falsa e contraffatta. Incredibile, ma quello che oggi è considerato essere realmente accaduto nella nostra storia, non lo è mai stato, mentre i cosiddetti “miti” e “leggende” sono quasi del tutto veri.  Inoltre, la maggior parte delle teorie archeologiche sono false.
Ad esempio, i dinosauri non si estinsero 65 milioni anni fa, e il vecchio continente di Lemuria e di Atlantide esistevano. Questa strana inversione causò molti problemi e conflitti tra le persone nel nostro passato. Per una corretta datazione degli eventi presentati, una mappa stellare corrispondente a tale periodo venne proiettata sullo sfondo.
Anche se il periodo di tempo coperto dalle proiezioni era molto grande (centinaia di migliaia di anni) e il ciclo di processione della Terra è di 25920 anni, in base al numero di “anni platonici” (il ciclo di 25.920 anni), l’esatta datazione degli eventi è stata possibile. I monti Bucegi sono vecchi di 50-55.000 anni.

Rivelazioni scioccanti
Cezar ha visto quello che è successo durante il cosiddetto Diluvio Universale e in cui la civiltà umana ha avuto origine, ma ha deciso di non rivelare questo, siccome le rivelazioni sono troppo scioccanti per la mentalità, le idee e la conoscenza dell’uomo contemporaneo.  Personalmente, penso che la gente come lui sia anche responsabile per l’attuale stato di inconsapevolezza e latenza della specie umana. Siamo stati ingannati e manipolati per millenni, e appena siamo vicini alla verità, qualcuno decide che non siamo ancora pronti ad ascoltare. Questo è un approccio arrogante e egoista! Se le persone non sono pronte oggi come lo saranno mai, e prima la verità verrà rilasciata, meglio sarà.
Avere più pezzi del puzzle li farà accettare la verità più semplice e, soprattutto, faranno convincerli ad agire contro i manipolatori e schiavisti. In seguito ad una inquietante di immagini, è stata presentata anche l’esistenza di Gesù e la sua crocifissione. Le proiezioni hanno rivelato che molti di coloro che hanno assistito alla crocifissione vennero da altri periodi storici.Indossavano lo stesso tipo di abbigliamento, come il resto delle persone, ma le loro caratteristiche facciali erano diverse, di conseguenza, essi erano costantemente con i loro volti coperti.
L’ologramma in frammenti presentava anche la vita spirituale di altri personaggi eccezionali del lontano passato del genere umano, comprese persone di cui non sappiamo nulla.  In quei tempi la distribuzione sociale e la popolazione erano completamente diverse da quello che è conosciuto oggi, quindi gli archeologi e gli antropologi dovrebbero rivedere le loro teorie da zero.

I tre tunnel misteriosi
I tunnel scoperti sono migliaia di miglia di lunghezza e portano a tre diverse aree del pianeta. Quello nella lasciato collegato alla base rumeno ad una base sotterranea ancora da scoprire da qualche parte in Egitto (che è stato sicuramente scoperto ed esplorato da ora).Il tunnel a destra ha portato a una struttura simile ma più piccolo, nel “tibetano”. Questo tunnel aveva tre ramificazioni secondarie. Uno ha portato ad una zona sotterranea nei pressi della città rumena di Buzaru (vicino al “Carpazi Bend”). Un altro ha portato la base irachena già accennato, mentre la ramificazione finale ha portato ad una base sotterranea nel “deserto di Gobi”, in Mongolia.

Il Terzo Tunnel – Un mondo segreto
Questo tunnel scendeva a profondità estreme verso un mondo sotterraneo vero e proprio, che si trova vicino al centro del nostro pianeta.
Intensi preparativi erano avviati per le spedizioni all’interno di tutte e 3 le gallerie, come segue:  la prima in Egitto, la seconda in Tibet, e la terza al centro della Terra.

Tutte queste scoperte vengono controllate dal Vaticano con la collaborazione dell’intelligence dei paesi più potenti del mondo, esiste un gruppo internazionale apposito per coprire ogni traccia della vera storia dell’umanità ed extraterrestre.